Milano si cosparge di riso. In occasione della Milano Design Week, il riso ha conquistato Milano in veste di protagonista per l'architettura ideata e sviluppata da Ricehouse, di diversi eventi del FuoriSalone, disseminando i propri semi di sostenibilità in tutta la città.
L'installazione sunRICE - la ricetta della felicità, nell'Orto botanico di Brera, ha proposto un viaggio attraverso il ciclo di vita del riso, dall'agricoltura alla tavola e oltre. Partendo dalla pianta del riso, passando per l'ingrediente e per il suo uso innovativo in cucina, fino a vedere i suoi scarti diventare materia prima per l'architettura, il racconto si è declinato per illustrare i concetti di economia circolare e di sostenibilità.
Aspetto centrale dell'iniziativa, inaugurata da Eni in collaborazione con Niko Romita e progettata da CRA–Carlo Ratti Associati e Italo Rota è la partnership con Ricehouse, che ha ideato la soluzione tecnologica per la lavorazione degli scarti del riso trasformati in materiale edile utilizzato per l'installazione. Nello specifico, si tratta di RHGEO, un materiale ignifugo, strutturale e resistente, che assorbe CO2, realizzato solo con scarti di riso: la lolla macinata è legata con un legante geo-polimerico ed applicata in stampi per colatura o con tecnologia di stampa 3D, che nel processo di prodotto non usa né acqua né energia.
Altra installazione è Micrographia – Redesigning for biodiversity, un insieme di tre opere sperimentali dello studio di design multidisciplinare Johanna Seelemann, progettate e sviluppate su invito e con la supervisione produttiva di Park Associati e con il supporto scientifico del Vivaio Bicocca, presentate in anteprima presso Park Hub.
Il 18 aprile, poi, sono state ufficialmente inaugurate le Torri Risorsa situate in Via Russoli, quartiere Barona, le quattro Torri di proprietà di Aler sono state riqualificate su progetto ideato dall'architetta Tiziana Monterisi, co-fondatrice di Ricehouse, utilizzando, per facciate e cappotti, materiali della tradizione lombarda come lolla e paglia di riso, con la massima tecnologia della prefabbricazione off-site che ha permesso di ridurre i tempi di cantiere, lavorando in sicurezza e portando ad energia zero edifici popolari.
Numerosi i contributi architettonici e di rifiniture forniti a diverse location situate in punti nevralgici di Milano. Come il ristorante stellato Horto, dove la filosofia "zero waste" è presente nelle curate pietanze dello chef Norbert Niederkofler così come nell'ambiente, le cui pareti sono rifinite con l'intonaco RH120, miscela naturale di lolla di riso e calce, insignito del premio Compasso d'Oro per la sua resa estetica e per il suo elevato grado di sostenibilità.
Lo store Save the Duck di via Dante, con le sue pareti rivestite di ecopittura naturale e traspirante a base di grassello di calce e pula di riso e con arredi in materiale 100% naturale in calce e lolla di riso, in perfetta armonia con l'allestimento del punto vendita.
E ancora, lo show-room di Porro S.p.A., nella centralissima via Durini, dove le pareti sono rivestite con RH420, miscela naturale da intonaco per finitura a base di argilla e pula di riso, dall'elevata capacità di evaporazione dell'umidità presente nelle murature. Anche le colorazioni murarie sono 100% naturali e a base di argille derivanti dalle risaie italiane, in grado di creare un'atmosfera rilassante e benefica.
Infine, l'allestimento della XXIII° Esposizione Internazionale della Triennale di Milano, al quale Ricehouse ha partecipato fornendo un pre-miscelato brevettato a base di argilla naturale proveniente dalle risaie, combinato con lolla e paglia di riso, specificamente progettato per i processi di stampa 3D e denominato RH400-3D.