Il trasporto del futuroLa rivoluzione arriva sui binari




Si chiama "Coradia iLint" il primo treno a idrogeno prodotto dal gruppo industriale francese Alstom. Già in servizio sui binari della Bassa Sassonia, è completamente privo di emissioni e raggiunge i 140 chilometri orari. Inoltre, il nuovo convoglio ferroviario non produce rumore ed emette solo vapore acqueo e acqua condensata. Attualmente sono due i treni (di colore blu) che percorreranno la tratta Cuxhaven, Bremerhaven, Bremervörde e Buxtehude, in sostituzione di quelli alimentati a diesel.

Un solo “rifornimento” è sufficiente per viaggiare tutto il giorno grazie ad un'autonomia di 1.000 chilometri. A tal proposito, il treno a idrogeno ha a disposizione una propria stazione di ricarica. Come funziona? La trazione del treno è elettrica e l’energia viene fornita tramite la combinazione dell’idrogeno (contenuto nei serbatoi) con l’ossigeno dell’aria esterna. Il sistema risulta efficiente e silenzioso per l’assenza di generatori e turbine. Fondamentali sono le batterie agli ioni di litio ad alte prestazioni che servono ad immagazzinare l’energia generata durante la frenata che viene poi riutilizzata nelle fasi di accelerazione. Il tutto per ridurre i consumi. Entro il 2021 altri 14 convogli raggiungeranno la Germania, per un investimento complessivo di 81 milioni di euro. Ma non sarà l’unico Paese a puntare sui treni a idrogeno. Presto le faranno compagnia anche il Regno Unito, Paesi Bassi, Danimarca, Norvegia, Italia e Canada. In Francia, invece, è previsto per il 2022.

Lo scorso 17 settembre, in Germania, ha avuto inizio l’era dell’idrogeno sui treni commerciali. In realtà, si tratta dell’inizio di un lungo viaggio, quello verso un futuro sempre più sostenibile.
E chissà, con la speranza di poterlo prendere un giorno in Italia.