La seconda vita del whisky Un impianto per trasformare i suoi rifiuti in carburante bio




(descrizione)Bevi - e guida - responsabilmente. Sembra esser questa la missione della Celtic Rene­wables Ltd, start-up scozzese che si occupa di biocarburanti. L'azienda d'Oltremanica ha ottenuto dal Falkirk Council il permesso per costruire un impianto in grado di trasformare i rifiuti del whisky in carburante bio. Il tutto sorgerà nella città di Grangemouth, ma inizialmente avrà solamente uno scopo dimostrativo. Ben presto, però, potrebbe diventare una grande realtà del settore del riciclo di rifiuti industriali. La fase iniziale del progetto ha già importanti fondamenta. La Celtic Renewables, infatti, sta collaborando con la Tullibardine Distillery nel Perthshire, recuperando diverse tonnellate di rifiuti dalla produzione dell'industria del whisky di malto in Scozia. 

(descrizione)Ogni anno le aziende produttrici di whisky generano oltre 750 mila tonnellate di rifiuti e 2 milioni di pot ale (il liquido in eccesso dopo il processo di distillazione) che possono regalare un enorme quantità di biocombustibile destinato a diversi usi. 

"Il nostro stabilimento, che utilizzerà materie prime interamente sostenibili per produrre prodotti a basso contenuto di carbonio" ha spiegato il professor Martin Tangney, fondatore e presidente della Celtic Renewables Ltd. "Sarà il primo del suo genere al mondo. Accenderà i riflettori sull'innovazione dell'economia a bassa emissione della Scozia". Le prime pietre dell'impianto saranno posate nei primi mesi di quest'anno e l'apertura dei battenti è prevista per la fine del 2018.