Le scarpe coi peli di cane




La rubrica che mette in evidenza le cose interessanti del momento ma anche del futuro, in antitesi con baggianate sapienti e idee fuori moda o che hanno stancato

Partiamo dal presupposto che una scarpa si debba portare ed usare più e più volte. Partiamo anche dal concetto che una calzatura debba durare nel tempo e soprattutto, se non indossata, la si possa “ritrovare”. E invece...
Da un progetto della designer tedesca Emilie Burfeind, nominato tra i progetti candidati al Green Concept Award 2021, nasce il prototipo di una calzatura sportiva biodegradabile realizzata con l’impiego di materiali da fonte rinnovabile e di scarto, di uso non convenzionale. La tomaia della sneaker a calzino è costituita da una “lana” ottenuta da peli di cane recuperati dalla toelettatura. Chi si occupa di ciò è una start-up che raccoglie e trasforma in filato questa risorsa che generalmente viene gestita come rifiuto. Attraverso un processo di lavorazione di maglieria 3D è stato possibile produrre una tomaia senza cuciture e senza scarti, caratterizzando le aree con diversa funzionalità. La calza viene poi immersa in gomma naturale liquida, con l’obiettivo di creare una protezione idrorepellente. Mentre la suola è realizzata con micelio mescolato a cellulosa derivante da scarti
agricoli.
...Ma veramente?????