L’orto di Nemo




La rubrica che mette in evidenza le cose interessanti del momento ma anche del futuro, in antitesi con baggianate sapienti e idee fuori moda o che hanno stancato.

L’idea non è neanche malvagia. Ma la comodità e la praticità? Bah....
Dopo gli orti in città e sul balcone, sono arrivati quelli sottomarini. L’idea consiste in 5 serre subacquee, fatte con cupole di plexiglass installate tra gli 8 e i 10 metri di profondità, e dotate di un sistema (chiuso e a temperatura costante) in grado di produrre acqua dolce per evaporazione di quella marina. La pensata, di Sergio Gamberini, è quella di utilizzare le risorse naturali già disponibili, come la forza dell’acqua e i raggi del sole che filtrano attraverso il mare e le pareti, scaldando l’aria.
Si tratta di agricoltura idroponica, testata su 45 tipologie di piante differenti (da erbe aromatiche a verdure e legumi) che rappresenta una soluzione per tutti quei paesi che non hanno grandi risorse di acqua dolce. Va anche detto, che nell’orto sottomarino non esistono parassiti, e quindi non è necessario utilizzare pesticidi. Sì... ma i costi????
Mi manca il basilico. Infilo la muta e scendo a recuperarlo.