Gruppo Marazzato lancia il portale WastudyUno strumento per il monitoraggio dei prezzi dei rifiuti speciali




(descrizione) Il Gruppo Marazzato ha lanciato Wastudy, l'unico portale digitale d'Italia che consente di indagare i prezzi medi delle singole categorie di rifiuti. Si tratta di uno strumento che consente di analizzare nel dettaglio l'evoluzione del mercato dei rifiuti speciali nel nostro Paese. Realizzato in collaborazione con Cerved Group, che si è occupata di condurre materialmente la ricerca, Wastudy è stato presentato ufficialmente allo scorso Ecomondo.

Wastudy è uno strumento di monitoraggio dei prezzi che consentirà agli operatori del settore e all'intero comparto italiano di comprendere i cambiamenti del mercato e di rispondere tempestivamente ai mutati scenari.

L'osservatorio voluto dal Gruppo Marazzato è stato attivato per la prima volta a cavallo tra il 2020 e il 2021 e si ripete oggi con la seconda edizione. Wastudy ha definito un metodo di analisi rigoroso che consiste inizialmente nel tracciare il profilo degli operatori del settore, prestando attenzione alle attività svolte, agli impianti utilizzati, agli investimenti compiuti in Ricerca e Sviluppo.
Successivamente, considera le fasce di prezzo applicate nelle principali categorie di rifiuti speciali e le tendenze previste nel breve periodo. I dati raccolti consentono quindi di stilare un listino prezzi dei rifiuti speciali divisi per categoria.

Il portale Wastudy ha individuato oltre 600 imprese dislocate su tutto il territorio nazionale, con una predominanza nel Nord ovest, regione che storicamente è animata da un tessuto produttivo più fitto che nel resto del Paese. Le aziende monitorate dall'osservatorio sono per il 63% appartenenti al codice ATECO 38 (Attività di raccolta, trattamento e smaltimento rifiuti), per il 17% al codice ATECO 37 (Gestione delle reti fognarie) e per il 19% appartenenti ad altri settori.

Alberto Marazzato, direttore generale e responsabile del marketing strategico del Gruppo Marazzato, così commenta la realizzazione dell'osservatorio: "I dati raccolti con Wastudy hanno permesso di fotografare in modo puntuale la situazione italiana dei rifiuti speciali. Tanti sono gli spunti emersi. Si è potuto analizzare l'andamento delle quantità prodotte per tipo di rifiuto, la classifica dei settori che più rifiuti producono e la distribuzione geografica della produzione dei rifiuti".

"Non solo – continua Marazzato – con Wastudy sono state rilevate anche le dimensioni delle tante aziende che operano nel settore, individuando i trend inerenti il fatturato e la marginalità. Ma andando olre i dati, con questo osservatorio crediamo di fornire uno strumento utile per capire il settore ambientale. Uno strumento dedicato operatori e che parla il linguaggio degli operatori, in modo da rendere la condivisione delle informazioni più rapida e trasparente".