Il concept è romagnolo docCangini cresce e arricchisce la sua gamma di benne vagliatrici




Concretezza e fantasia hanno portato l’azienda di Sarsina a crescere rapidamente negli ultimi anni. Realtà fortemente radicata al territorio, oggi è presente in 42 Paesi del mondo


(descrizione)La forza imprenditoriale di Cangini, instancabile azienda romagnola, è la sua capacità progettuale di trovare la soluzione giusta per qualsiasi esigenza, arricchendo di continuo la gamma con prodotti innovativi in grado di assicurare vantaggi operativi alla clientela. Vastissima è, infatti, la gamma di attrezzature, attacchi rapidi e benne, giunta quest’anno ad un catalogo di oltre sessanta prodotti, destinati a vari settori quali: il movimento terra, la vagliatura, la manutenzione stradale e la manutenzione del verde. Ma non solo.

L’offerta del produttore italiano comprende anche un’ampia scelta di attacchi rapidi in continuo sviluppo, nell’attenzione più severa alle ultime indicazioni della Direttiva Macchine e l’altrettanta vasta gamma di benne, con la quale, agli inizi degli anni novanta, Cangini si presentò sul mercato italiano prima ed europeo subito dopo, con soluzioni che utilizzavano i migliori materiali per ottenere la maggior resistenza all’usura e che vede quest’anno l’inserimento di una nuova linea.

 

Variabile in tempo reale

Per le operazioni di vagliatura in cantiere, a fianco della benna vagliatrice ad alberi, il reparto R&D Cangini ha progettato un nuovo concetto di vagliatura che oltre a non richiedere alcuna sostituzione meccanica di alberi o vagli, permette di gestire la variazione della granulometria direttamente dalla cabina, senza interruzioni o rallentamenti del ciclo di lavoro. Un concetto innovativo poiché, come spiegano i responsabili R&D Cangini, permette di ottenere un notevole risparmio sia in termini economici che temporali. 

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Sistema di vagliatura automatico

Si chiama Multiscreening VMS la benna vagliatrice a doppio cestello rotante, lanciata di recente sul mercato che, grazie al grande interesse suscitato negli operatori, ha aperto la strada alla progettazione di nuove  modelli destinati all’abbinamento a macchine fino a 30 ton. Queste vagliatrici, ideate per l’utilizzo su escavatore e per attacco frontale, sono dotate di doppio cestello rotante in HB400, materiale ad alta  resistenza all’usura. Un sistema di variazione della granulometria, con comando idraulico in cabina, permette la selezione dello spessore del materiale vagliato, da 25 a 60 mm (65 per i due modelli VMS20 e VMS30), senza interrompere o rallentare il ciclo di lavoro e senza sostituire alcun elemento meccanico. I cestelli rotanti che la compongono sono due e scorrono l’uno sull’altro: quello più interno, azionato da un cilindro idraulico, spostandosi varia la dimensione dei fori di uscita del materiale. Anche per questa nuova  attrezzatura, l’azienda è in grado di soddisfare le richieste del cliente che avesse bisogno di vagliare pezzature fuori standard. Ultime nate della gamma, la Multiscreening VMS30 per escavatore da 20 a 30 ton e la Multiscreening Twin Bucket Frontal Coupling VMS TWIN F20 per pale gommate. Particolarmente  innovativo il design compatto della VMS TWIN F20 per attacco frontale. L’accoppiamento in orizzontale di due cestelli vaglianti permette di avere una capacità operativa doppia, ma di mantenere invariata l’altezza dell’attrezzatura e, di conseguenza, la visibilitàdalla cabina, che non risulta compromessa dalla dimensione del cestello e garantisce le necessarie condizioni di sicurezza in cantiere.

Serie V come versatile

(descrizione)Nelle operazioni di recupero, dove serve separare il materiale derivante da demolizioni o scavi, l’azienda propone la benna vagliatrice serie V, con modelli sia per escavatore che per skid loader, pale e telescopici. Nelle configurazioni standard, le dimensioni del materiale vagliato vanno da 0,20 a 0,35 mm ma, in base alle necessità di vaglio. Sono poi disponibili differenti alberi per ottenere pezzature differenti. Una caratteristica importante di queste vagliatrici è il sistema brevettato di sostituzione alberi, che agevola la sostituzione del gruppo vagliante, senza intervenire sugli organi di trasmissione. Un plus importante dal punto di vista della resistenza all’usura di questo attrezzo è l’impiego di coltelli realizzati in HB450, materiale in grado di supportare le maggiori sollecitazioni. La benna vagliatrice Cangini, oltre che nel settore selezione e riciclo, è utilizzata nel settore vivaistico, per la miscelazione di terreni e torbe, così come per la pulitura e bonifica dei terreni, o per la copertura di canalizzazioni, mediante selezione del terreno estratto dallo scavo.

Continua la lettura sul numero Gennaio Marzo 2018 di Waste