Coronavirus: le misure a sostegno dei servizi essenziali e di pubblica utilità Ne parla l'editoriale del quarto speciale di Staffetta Quotidiana




Una crisi non solo sanitaria, ma anche economica e sociale. Così l'editoriale di Staffetta Rifiuti (quarto speciale di Staffetta Quotidiana) inquadra la situazione innescata dalla diffusione del Coronavirus in Italia.

In un momento in cui a rimanere operativi sono i soli servizi essenziali e di pubblica utilità - come la raccolta, il trattamento e lo smaltimento degli scarti, compresi quelli speciali ospedalieri (che secondo le stime dell'Enea sono triplicati in volume dall'inizio dell'emergenza sanitaria) - si invocano a gran voce misure a sostegno della sicurezza e della tutela degli addetti, agevolazioni fiscali e differimenti amministrativi

Per sanità, trasporti, logistica e attività professionali legate all'igiene ambientale, settori essenziali che consentono al momento al nostro Paese di andare avanti, si parla della necessità di interventi di irrobustimento improntati alla sostenibilità e che guardino avanti nel tempo. 

Intanto il Decreto Cura Italia ha cercato di portare un contributo, prorogando i termini per approvare TARI, PEF (Piano Economico Finanziario) e MUD (Modello Unico di Dichiarazione Ambientale e per corrispondere quanto dovuto all'Albo nazionale gestori ambientali.

"L'industria del waste management e dell'economia circolare aspetta che il Governo prema sull'acceleratore - prosegue l'editoriale di Staffetta Rifiuti -, trasformando in azioni le buone intenzioni espresse con il Green Deal e sfruttando al meglio il recepimento del pacchetto di direttive europee. Il settore si porta dietro molte fragilità, dalla carenza di impianti alla dipendenza dall'export di materie prime seconde, su cui domani, ricalibrate le priorità, sarà il caso di intervenire.".